Cito testualmente quanto dice Il Nuovissimo Cucchiaio d’Argento, edizione 1972, pag. 12, in merito ai surgelati.
“Il loro consumo è in continuo aumento. Anche la massaia più tradizionale non è più diffidente: ha imparato a conoscerli e a usarli, ma bisogna dire che li adopera piuttosto di rado e forse non sa ancora trattarli con la dovuta disinvoltura. Per questo abbiamo voluto dedicare anche ai surgelati un capitolo, sia pure breve.”
Questo a testimonianza che già negli anni Settanta si iniziava a comprendere l’estrema praticità del ricorrere ai surgelati, una volta ogni tanto, tant’è che persino il libro dei libri di cucina volle dedicargli un capitoletto apposito.
A distanza di oltre 40 anni, il surgelato è diventato parte integrante di molte ricette veloci veloci e lo scongelamento al microonde è ormai prassi consolidata in moltissime cucine, compresa quella nella quale mi destreggio io, che a differenza della massaia tradizionale di cui sopra, non sono mai stata diffidente nei confronti dei surgelati. Al contrario, come ho avuto modo di raccontare qui e di premettere qua, per molto tempo i surgelati sono stati dei grandi aiutanti in cucina, degli amici quasi insostituibili.
A conferma di ciò e dato che certe abitudini si fa fatica a cambiarle, proprio ora, in questo momento, aprendo il freezer del mio angolo cottura, si possono scovare: una confezione di misto per soffritto surgelato, una pizza margherita pronta da scaldare, tre filetti di salmone norvegese (che intendo nuovamente cucinare al forno con patate e zucchine, seguendo questa ricetta qui), quattro fettine di petto di pollo che ho messo a congelare in confezioni singole per quando sono sola a cena, delle mozzarelline panate, dei cuori di carciofo, dei piselli, del prezzemolo tritato, delle bietole.
Ed è proprio su queste ultime che mi vorrei soffermare: sulle bietole a cubetti. Con loro i tempi di preparazione di qualsiasi ricetta si dimezzano e non sempre si ha il tempo di andare al supermercato o dal fruttivendolo per acquistarle fresche, lavarle, pulirle, tagliarle e metterle a cuocere. Non vi so dire se nel 1972 le bietoline porzionate in pratici cubetti surgelati esistessero già, ma sono certa che anche la massaia più tradizionale, reticente e riluttante non avrebbe avuto alcuna ritrosia nel testarle, almeno una volta.
Oggi ho voluto cucinarle saltandole in padella con aglio e alici, aggiungendo poi dei pomodori a tocchetti. Stando a quanto mi è stato riferito, è così che praticamente si preparano le bietole alla romana.
Ingredienti per 2 persone:
- 500 g di bietole (corrispondente a 14 cubetti surgelati)
- uno spicchio d’aglio
- 2 filetti d’acciuga
- 2 cucchiai di olio EVO
- 3 pomodori di media grandezza
- sale e pepe q.b.
Procedimento
Secondo quanto riportato sulla confezione, ho fatto cuocere le bietole per 7 minuti in acqua bollente salata.
Nel frattempo ho spellato i pomodori e li ho tagliati a cubetti.
Una volta cotta, ho scolato la bietola. In una padella ho fatto soffriggere l’aglio nell’olio e l’ho poi tolto dopo circa 5 minuti. A questo punto ho aggiunto le alici schiacciandole con la forchetta in maniera da disfarle. Ho poi unito i pomodori e ho lasciato cuocere per circa 10 minuti a fuoco medio, dopodiché ho aggiunto la bietola. Ho mescolato e ho continuato la cottura per altri 5 minuti.
Ho servito la bietola ben calda, accompagnata a delle uova al tegamino.
Giudizio post-pranzo
Un contorno semplice ma di gran gusto. Il sapore è quello di un piatto rustico, sa proprio di cucina della nonna, quella che mi piace tanto. Anche la massaia più tradizionale lo approverebbe.
[…] Si tratta di ingredienti spesso presenti in dispensa, dato che ho usato del comunissimo tonno sott’olio (chi non ne ha almeno un paio di scatolette d’emergenza in credenza?) e del cavolfiore a rosette surgelato. E sul fatto che sia surgelato, vi rinvio alle precisazioni riportate in questo post qui. […]
Mi piaceMi piace
[…] la pratica di utilizzare cibi surgelati, nei primi anni Settanta non fosse ancora largamente diffusa, nel Cucchiaio possiamo trovare anche […]
Mi piaceMi piace
[…] It came out well. Basically an adapted version of this. […]
Mi piaceMi piace